In Italia all'inizio del 1925 si assiste ad una forte speculazione sui titoli azionari alla quale la banca d'Italia mette freno tramite delle restrizioni; grazie a queste norme il bilancio del 1925-1926 è in positivo di ben 2268 milioni di lire.
Ma a questi dati positivi non corrisponde la reale situazione economica del paese, infatti la lira era fortemente svalutata, le industrie erano sempre meno proficue e il capitale circolante era molto basso.
Visto questo andamento negativo Mussolini,il 18 agosto 1926, pronunciò un discorso in difesa della lira che permise un suo rivalutamento ed a una deflazione dei prezzi.
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